C’è aria di festa in casa HyperDub, l’etichetta capitanata da Kode9 festeggia 10 anni. Nata da una piccola webzine la label inglese è stata tra le più influenti nel panorama elettronico degli ultimi anni. Poche sono le etichette che hanno ridefinito generi musicali come l’HyperDub.
L’etichetta diventata famosa come portabandiera della dubstep UK (no la EDM qui non c’entra proprio nulla) si è poi allargata negli anni dicendo la sua anche nella scena house e techno. Forse però è stato grazie a Burial che ha guadagnato l’attenzione del grande pubblico.
La label ha deciso di festeggiare questo traguardo con una compilation di oltre trenta brani. Una compilation non è però abbastanza per una label così radicata nella club culture, e allora quale occasione migliore per portare in tour il proprio showcase? Così la HyperDub ha fatto tappa anche in Italia, con una data a Milano e una a Roma.
Noi siamo stati a Milano al Dude Club, dove Kode9 ha infiammato il pubblico milanese accompagnato da Scratcha DVA, DJ Spinn e Cooly G. Tutti insieme con i loro bassi potenti e le loro casse sincopate hanno smosso il pubblico di un Dude non troppo pieno.
Purtroppo il set di Cooly G ce lo siamo persi mentre ci tenevano bloccati inutilmente in fila. Quando siamo entrati Scratcha DVA aveva appena iniziato ad aizzare la folla con le sue tracce UK funky e le ultime hit bass uscite sulla sua personale etichetta DVA music.
Dopo di lui è salito in console Kode9 che ha immerso per un attimo la pista nei vocals grime e nelle ritmiche che hanno caraterizzato i primi anni della label per poi muoversi dalla dubstep alla techno più cupa fino all’hip hop con remix velocissimi di Jay Z e Kanye West. Il set che ne è uscito è stato l’emblema dell’apertura a nuovi orizzonti musicali che ha contraddistinto l’etichetta negli ultimi anni. Chi invece si aspettava di ritrovare i viaggioni e le atmosfere ipnotiche di Burial forse è rimasto un po’ deluso, ma difficilmente sarà riuscito a rimanere fermo.
Oltre ad una grande festa è stato anche un grande tributo al recentemente scomparso DJ Rashad. L’artista americano negli ultimi anni aveva trovato nell’HyperDub la sua nuova casa e anche lui si sarebbe dovuto esibire venerdì.
I suoi beat dai BPM più veloci sono stati i protagonisti del set di DJ Spinn accompagnato dagli altri suoi compagni con cui aveva condiviso diverse produzioni sia su HyperDub che su Teklife.
Nel finale di serata quando tutto lo showcase si è ritrovato riunito dietro la console si è percepita la vera potenza della banda capitanata da Kode9. Il vedere come questa crew fosse così affiatata e come si spalleggiasse dietro la console ha reso la pista protagonista con loro della festa.
In un Dude Club che ancora trasuda i bassi di un compleanno memorabile, l’HyperDub ha festeggiato nel migliore dei modi i suoi primi dieci anni mostrando come abbia la stoffa per diventare o probabilmente già essere un’istituzione nel panorama elettronico.