Si chiamano Robot Rock, sono due ragazzi italiani e sono un tribute project (come si definiscono loro) del famosissimo duo francese! Li abbiamo contattati e hanno rilasciato un’intervista in esclusiva per undernoise.it
Ciao ragazzi! come nasce l’idea di fondare un Daft Punk tribute?
Bella domanda. In verità non è stata molto ragionata l’idea. Siamo 2 appassionati dei Daft Punk, uno dei 2 era anche al live di Torino. Più volte avremmo voluto vedere dei Live dei Daft Punk ma sembra che la cosa sia molto difficile. Avendo questa fissa ci siamo chiesti se un tributo ben fatto potesse essere sia per noi che per altri fan un buon palliativo alla loro assenza sul palco. Ed ecco che nascono i Robot Rock.
cosa pensate quando, in ambito live, una parte della critica e del pubblico musicale disapprova la decisione di un’artista talentuoso di ridursi a suonare in una coverband invece che intraprendere una strada diversa, magari producendo la propria musica? vi sentite chiamati in causa anche voi?
Prima di tutto non siamo una cover band. Non suoniamo strumenti. Siamo molto più vicini all’idea di un dj set. Gli diamo una nostra personale visione sia musicale che d’immagine. I brani che scegliamo sono dei remix, bootleg o riadattiamo noi alcune versioni. Scegliamo con cura in base al set cosa va bene e cosa no. E cerchiamo sempre di personalizzare al massimo il live. Sappiamo che come idea ricorda la cover band. Ma non lo è. Noi lo chiamiamo Tributo. Siamo gli unici in Italia, forse, con la nostra struttura e la nostra selezione anche gli unici in Europa. Ovviamente dopo gli “originali”. Poi noi presi singolarmente abbiamo il nostro percorso artistico. Sia come producer che come dj o musicisti. Robot Rock per noi è un gioco. Un divertentissimo gioco. Un gioco e un tributo.
avete mai pensato di produrre qualcosa di vostro?
Robot Rock nasce, come detto in prima, come gioco.
E’ un tributo. E rimarrà un tributo. Noi singolarmente ovviamente siamo già nel mercato come produttori…ma i fan dei Daft Punk e dei Robot Rock non sapranno mai veramente chi siamo…ed è giusto così..
il vostro è un set preparato in live? con cosa lavorate? come curate l’aspetto estetico e coreografico e la presentazione al pubblico durante le vostre esibizioni? curate anche l’aspetto luci/video?
Il nostro è un misto live & dj set, utilizziamo per lo più controller Traktor e Maschine live. Ovviamente l’aspetto estetico deve ricordare il più possibile i Daft Punk, quindi con buona pazienza e qualche bel soldino speso bene abbiamo ricreato e ricostruito la loro immagine. Ci sarebbe piaciuto anche riprodurre la piramide e in effetti ci stiamo lavorando e ci stiamo investendo. Attualmente le scenografie e le luci vengono scelte in base alla location che ci ospita. Abbiamo una nostra scheda tecnica che inviamo al locale e che deve essere rispettata in tutti i dettagli perché lo spettacolo abbia un certo valore. Ovviamente utilizziamo anche delle video proiezioni che danno quel tocco in più al set. Abbiamo moltissime richieste il problema è che per la maggiore le dobbiamo rifiutare perchè le strutture non hanno i requisiti che chiediamo. (Palco, camerini, ecc ecc).
subite una certa “ansia da prestazione” nel suonare certi pezzi che hanno fatto la storia della musica elettronica?
siamo terrorizzati. Quando abbiamo presentato il progetto live al Capanno BlackOut non abbiamo mangiato ed eravamo talmente tesi nel backstage che non parlavamo neanche.
L’aspettativa era alta, la gente era curiosa e avevamo attirato oltre 1300 persone nella struttura. Era talmente pieno che abbiamo dovuto iniziare 15 minuti prima del previsto.
Una volta sopra e partiti tutto è cambiato. C’è stato un entusiasmo inaspettato. Le reazioni sono state tutte positive tanto che abbiamo preso quasi 5 minuti di applausi e abbiamo dovuto improvvisare un Bis.
che giudizio avete della scena musicale italiana?
Domanda di riserva? La scena Italiana ha tanti bravissimi produttori e dj. E’ il mercato che è sbagliato. Si ha paura di investire su nuovi progetti e nuove idee. Si cerca il facile. Da una parte lo capiamo perchè giustamente chi investe vuole guadagnare…ma alla lunga diventa controproducente.
un vostro giudizio sull’ultimo album dei Daft Punk è d’obbligo.
Come gusto siamo più attaccati alle vecchie sonorità dei Daft Punk. L’ultimo album è indubbiamente bello e con delle collaborazioni indiscutibili. Però forse per noi troppo Pop. Rimane comunque un album importante nella storia dei Daft Punk
I vostri prossimi appuntamenti, dove possiamo venire a sentirvi?
Il prossimo live è al Tenax di Firenze, i restanti live li indicheremo nella pagina fan su facebook. Ci piace creare quell’atmosfera di mistero e voglia che contraddistingue gli stessi Daft Punk!