Con l’intervista di oggi andiamo a conoscere un altro giovane produttore italiano, che si sta facendo apprezzare nel panorama underground da ormai alcuni anni: Johnny Kaos!
Ciao Johnny! Da dove nasce l’idea per il tuo nome d’arte?
Ciao ragazzi! Quando ho cominciato ad intraprendere questo lavoro, nel 2005 ero solo Dj Kaos! In seguito giunsi ad una conclusione: il mio nome ricordava troppo un ambiente “old school” e dovevo trovare un alternativa piu chick…
“Johnny” non è il mio vero nome di battesimo ma è da un sacco di anni che la gente mi chiama così per soprannome, e allora unissi le 2 cose per poi diventare JOHNNY KAOS.
Molte volte ho avuto dei ripensamenti riguardo al mio nome d’arte, ma un sacco di persone mi hanno confermato che esso è esclusivo e che si addice perfettamente alla mia personalita’ stravagante!
Ora il mio nome d’arte non lo cambierei per niente al mondo, diciamo che mi ci sono affezionato:)
Come è stato il tuo primo approccio con la musica e il dancefloor?
Ho scoperto di avere passione per la musica elettronica all’ eta’ di 14 anni, ascoltando alcuni radio show locali.
Restai talmenteaffascinato che cominciai ad annotare i nomi degli artisti che sentivo in radio che mi piacevano, per poi approfondire le mie ricerche da autodidatta nel settore.
La voglia di apprendere nuove nozioni in merito alla musica elettronica fu talmente elevata che quando vidi dei video su youtube riguardanti alcuni tra i migliori festival mondiali dell’epoca rimasi subito impressionato dall’enorme energia positiva che regnava nelle dancefloor.
Capii che l’obbiettivo del dj non era solo quello di far ballare, ma di “trasmettere” qualcosa di più profondo. Ed è proprio questa profondità che mi permise di coltivare questa passione e di conoscere le mille emozioni che la musica ci puo’ offrire!
Ho cominciato a fare il dj per “passione infuocata” !!!!
Che consigli ti senti di dare ai giovani che si affacciano oggi al mondo della musica elettronica?
La musica non è tutto. Ci sono anche la personalita’ e l’mprenditorialita’. Bisogna sapere gestire la proprie energie e trovare il giusto equilibrio tra esse.
La cosa bella della musica è che ognuno la puo’ interpretare come meglio crede, quindi io penso che sia la migliore forma d’arte proprio perche’ si articola in milioni di sfumature!
Per quanto riguarda la mia citazione sull’importanza della personalita’ è proprio qui che “calco” l’essenza dell’umilta’ e della positivita’, il dj non è solo una persona che “mette i dischi” ma il suo obbiettivo è quello di trasmettere qualcosa! Non solo con la musica, ma anche con il ballo e con il carattere, quindi parliamo di emozioni. Siate tenaci, non arrendetevi mai e credete in cio’ che fate che prima o poi i risultati arrivano! La base del successo è credere in se stessi e in cio’ che si fa.
Mi è capitato di conoscere tanti artisti internazionali affermati, anche superiori al mio livello, e tutti hanno una cosa in comune: la loro qualita’ dei pensieri è basata su una cognizione positiva e sono sicuri di se stessi… Quindi per emergere in questa societa’ non bisogna solamente badare alla qualita’ del suond, ma sopratutto fare un cammino artistico all’interno di se stessi e curare il proprio carattere e la propria personalita’. D’ALTRONDE LA STRADA VERSO IL SUCCESSO E’ UN PROGREDIRE INTERROTTO, NON UN FINE DA RAGGIUNGERE!!!
Ascoltando ogni giorno un sacco di promo, da parte di artisti privati e labels ho constatato che il livello qualitativo del suond e’ in fase di progressione grazie alle idee ed alla tecnologia, quindi sento molti nuovi telenti che sono sulla giusta strada. Il consiglio che do’ a tutti è quello di guardare avanti e di anticipare il futuro, altrimenti si fa fatica a distinguersi dalla massa! Sento un sacco di bella musica ma molti dischi simili e statici. Quindi non si puo’ pretendere di essere considerati a pieno nel mondo musicale ispirandosi alle cose gia esistenti, ma bisogna trovare le idee innovative.
Lo stile è la veste, ma è l’idea geniale che fa la differenza oggi.
Cosa ti aspetti dalla tech-house, visto che sembra aver perso appeal?
Come tutti i generi “underground“, hanno il periodo di “boom” è poi calano proprio perche’ “la tendenza” è in continua fase evolutiva. Una volta quando si compravano i dischi, generalmente si suonavo per un lungo periodo, mentre ora le tracce vengono considerate e suonate per un periodo di tempo piu’ breve.
La stessa cosa vale per gli stili “musicali”. Si evolvono velocemente e bisogna essere sempre all’erta per riuscire a trovare il punto d’incontro tra quello che vogliamo esprimere e quello che va nel mercato. Come citavo precedentemente, non si puo’ pretendere di essere considerati a pieno nel mondo musicale ispirandosi alle cose gia esistenti, ma bisogna trovare delle strade innovative.
Da dove prendi la tua ispirazione?
La cosa che adoro di più dell’arte e che si può articolare in milioni di sfumature. Negli ultimi anni della mia vita ho studiato sempre di più me stesso, in maniera molto profonda, sino ad arrivare a capire cosa posso fare per raggiungere determinati stati d’animo.
L’arte può dipendere da un sacco di cose. Io mi sono accorto che rimanendo sempre in studio il mio processo artistico va a calare… bisogna uscire, frequentare nuove persone, nuovi luoghi, fare nuove esperienze e sopratutto ascoltare musica diversa da quella che si produce.
Ci fai entrare nel tuo studio? I più tecnici vorranno sapere che DAW utilizzi e come produci.
Ho 2 studi di registrazione a Conegliano Veneto, dove passo gran parte delle mie giornate. Molti pensano che per produrre uso chissa’ che macchinari, ma in realta’ ho una strumentazione molto basilare. Sono convinto che noi producers al di la’ dell’attrezzatura che usiamo necessitiamo sopratutto del giusto comfort per riuscire ad essere in sintonia con noi stessi e per poter esprimerci al meglio.
Nello studio “A” lavoro ancora con windows, per il semplice motivo che parecchi plug-in che utilizzo da tanti anni per mac non ci sono, quindi solo per un discorso di abitidine e comodita’. Come sequencer uso cubase 7, ma so navigare bene anche con Logic, Ableton e Fruity loops.
Sono innamorato delle mie Yamaha ns-10m studio, perche’ penso che siano il miglior riferimento qualitativo’ con tutti gli altri soundsystems… Ci sono molti monitor da studio che hanno un suono piu’ plastico, ma certe volte è ingannevole. Considero il suono delle Yamaha “vero” e “reale”, non sintetico.
Sono inoltre dotato di un piccolo compressore Rane dc22 che pero’ non uso molto, abbinato ad un processore digitale Lexicon Mx200. Come audio hardwere sono legato a motu, anche se penso di ritornare alle vecchie origini ricomprando la storica “RME fireface 400“. Per automatizzare generalmente uso il classico controller midi “Nektar panorama P1“.
Penso che l’attrezzatura sia importante, ma ancor di piu’ lo è il metodo lavorativo e il comfort personale. Conosco persone che hanno studi prestigiosi ma non sono in sintonia con se stessi e con i macchinari, quindi hanno una forma d’espressione artistica bloccata o ridotta.
Come è iniziato il rapporto con MB Electronics e Marco Bailey ?
Marco e’ una persona che stimo molto. Ha un energia e una positivita’ molto simile alla mia! Da quando ci siamo conosciuti ci sentiamo spesso e ci portiamo un immenso rispetto, sia musicale che personale!
Marco comincio’ a suonare i miei dischi dal 2012. Quando me ne accorsi gli inviai subito un pack contenete 3 nuove demo, mi rispose subito e decise di rilasciarli nella sua storica label “MB Elektronics“. Fui onorato e decisi di cominciare a lavorare fisso per lui cercando di preparare 2/3 ep all’anno. Il primo ep fu positivo ma non entusiasmante. Questo fatto mi sprono’ per dare il massimo di me stesso per riuscire a prepare un successivo migliore ep! Ebbene si, riuscii in poco tempo a preparare 3 potentissime tracce: You are a monster, Polling e Don’t touch my bass.
Ancora oggi “You are a monster” è la traccia piu venduta di MB Elektronics! Con essa rimasi in classifica mondiale techno di beatport per 2 mesi e mezzo, e fu suonata da molti di big djs, tra cui Richie Hawtin, Pan Pot & Prock and fitch ! Anche “Polling” ebbe un ottimo risultato, 1 mese e mezzo in classifica techno mondiale!
Oltre ad essere la traccia piu venduta di MBE, “You are a monster” è al primo posto della mia classifica personale di vendite su Beatport!
Successivamente uscii con “Bastard laugh” in una normale V.a., che fu chartata e suonata dal Signor Carl Cox.
Aggiornato ad oggi ho pronto il mio nuovo ep per MBE che uscira’ entro maggio 2014: BURNING UNDERWATER EP. Penso che il livello qualitativo del sound sia nettamente superiore a tutti gli album precedenti… mi aspetto il meglio dalla mia prossima release!
Burnign underwater Ep prende il nome dalla traccia primaria dell Ep, il significato è: Bruciando sott’acqua. Mi piace essere d’impatto con tutto, anche con i titoli!
Johnny Kaos per Undernoise.it