Il Sonar festival è l’esempio perfetto di un rilancio economico di una città grazie al turismo generato da un festival, il turismo elettronico, come lo chiamiamo noi. Il valore che ha prodotto il Sonar solo nella passata edizione si aggira intorno ai 40 milioni di euro, un movimento che, a detta degli stessi amministratori di Barcellona, è il principale indotto economico per la città. Grazie all’invasione pacifica dei visitatori i gestori di: bar, alberghi, ostelli, ristoranti, negozi e altre attività commerciali della città, guardano con l’acquolina alla bocca i giorni che li separano dal Sonar Week, la settimana del Sonar in cui l’aumento del fatturato è vertiginoso.
Il Sonar di Barcellona ha esercitato nel 2006 un impatto di 47 milioni di euro sull’economia catalana, con la creazione di 216 posti di lavoro [AEA 2006 p.36]
Il Sonar non è solo musica elettronica, nel corso degli anni si è evoluto diventando anche un festival di cultura e arte multimediale, creatività tecnologica.
E l’Italia che fa? In Italia le cose vanno diversamente e vanno lentamente per una serie di concause:
- difficoltà burocratiche per svolgere eventi di pubblico spettacolo, in termini di richieste ed ottenimento dei permessi.
- forte pressione fiscale su queste attività.
- generalmente le istituzioni e la pubblica amministrazione non vedono di buon occhio questi eventi, non vedendo il ritorno economico positivo che essi generano.
- la mancanza di player e investitori sul mercato nazionale capaci di operare nel settore, mantenendo uno standard qualitativo alto come all’estero (salvo rari casi).
Pochi sono gli esempi in Italia di festival ed eventi che “replicano”quello che il Sonar genera a Barcellona. in termini di: qualità, funzionalità, presenze e indotto per la città. Pochi ma buoni: parliamo del roBOt di Bologna che arriva alla ottava edizione, del Club2Club di Torino ormai alla quindicesima edizione, del Kappa Future Festival sempre a Torino verso la quinta edizione, come rimane davvero apprezzabile il lavoro che stanno svolgendo a Milano i ragazzi del Social Music City.
Questi eventi sopracitati (chi più chi meno) che comportano un afflusso di giovani nelle città ospitanti, generano una ricaduta economica tutt’altro che da sottovalutare ed osteggiare, ma da favorire ed aiutare. Significativo è stato il caso del Rototom, un festival reggae che si svolgeva fino al 2009 a Osoppo (UD), evento costretto a migrare dall’Italia alla Spagna poichè molti dei partecipanti facevano uso di marijuana. Motivo per cui gli organizzatori si sono visti recapitare un avviso di garanzia per istigazione al consumo di stupefacenti. Il festival ora si svolge nei pressi di Benicassim in Spagna, quest’anno ha sfiorato le 250.000 presenze, ora provate a fare due conti sull’indotto generato anche qui e capirete perchè a Benicassim sono stati ben felice di accogliere questo festival.
Per concludere la nostra riflessione vi (ri)proponiamo un video molto interessante curato dal Corriere TV
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