La macchina organizzativa dello Snow Sonic Festival ha da poche ore salutato Auronzo di Cadore, alla conclusione di ogni evento si tirano le somme e il bilancio, dal nostro punto di vista, è positivo.
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INCOMING TURISTICO:
Evviva il turismo elettronico, non ci stanchiamo mai di ripeterlo su undernoise.it come già visto all’estero ed in alcune realtà italiane. Eventi di questo calibro, se ben supportati ed appoggiati dalle istituzioni e dalla popolazione, possono portare un indotto significativo nel territorio. Snow Sonic è riuscito nel suo intento, la prima edizione ad Auronzo di Cadore ha fatto registrare oltre 500 notti nelle strutture ricettive con partecipazioni da diverse zone di Italia: Roma, Bari, Bologna ed alcuni visitatori provenienti dalla Slovenia.
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LINEUP E COLLABORAZIONI:
Un tassello vincente è stata la scelta di ospiti particolari e non scontati a partire dai big: Function e Vatican Shadow, quest’ultimo una vera e propria furia durante la sua esibizione sul palco dello Snow Sonic; Bassa Clan, Dana Ruh e Bella Sarris (che forse è quella che ci è piaciuta un po’ meno rispetto agli altri), alcuni emergenti tra cui segnaliamo con note di merito Swoosh e Bawrut. Tutti uniti, spinti e promossi da un mix di staff italiani: Altavoz, il Circolo degli Illuminati e i locals dell’Xtreme Festival/BellunoLaNotte che hanno saputo dare un valore aggiunto alla prima edizione ‘cadorina’ dello Snow Sonic Festival.
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LA LOCATION:
E’ vero, se si guarda le lineup degli eventi simili organizzati all’estero c’è da prendere paura, Snowbombing e Caprices Festival giocano con i titani della musica elettronica, ma una cosa che dall’estero non possono che invidiarci è il contesto naturale che circonda la location scelta per l’edizione 2017 dello Snow Sonic: le Dolomiti. La speranza è che nella prossima edizione il meteo non sia così avaro da concedere pochi scorci di queste meraviglie 😉