A mente fredda ripercorriamo rapidamente la serata di giovedì sera, si ho scritto “giovedì sera” perchè l’articolo lo stavo scrivendo due giorni dopo il concerto ma poi mi sono ricordato che Undernoise è un blog di musica elettronica mica un’agenzia di stampa che deve pubblicare subito ogni news 😉 Quindi oggi, 18 maggio, spariamo fuori l’articolo!
L’ultima ricordo di un live dei Moderat risale al giugno di due anni fa al Sonar a Barcellona e diciamo che la serata dell’Alcatraz non poteva superare quella che, a mio avviso, era stata superlativa: per il contesto e momento storico della band.
L’Alcatraz a detta di tanti forse non era il posto migliore per questa serata, visto il sold-out e l’afflusso in massa, dal punto di vista audio si sentiva pulito, ma penso che un po’ di pressione in più non avrebbe fatto male (de gustibus). I tre ragazzotti hanno prodotto un bel live, forse i visual del tour precedente erano più parte dello show, mentre questa volta si sono rivelati solo di contorno.
Ad inizio concerto campeggiava un avviso sugli schermi del palco: godersi lo spettacolo senza uso di telefoni e flash! Mi sembra inutile dirvi che poser e caproni vari non hanno fatto altro che riprendere tutto il tempo, c’era pure chi faceva broadcasting su facebook (via mentions). Ora, può starci se fai delle riprese fatte bene per ricordo o per condividere con la massa sui social, ma almeno non farlo con un cazzo di telefono di merda da 5 megapixel o un iphone perchè:
- il video può anche sembrarti figo sul tuo schermino ma visto già su un 21 pollici sarà una merda e il più delle volte non sarà manco a fuoco.
- se non hai un microfono decente si sentirà pure di merda!
- rompi i coglioni a chi è sul palco e a chi è tra il pubblico dietro di te, che vede il tuo cazzo di schermo e una luce fotonica a dir poco fastidiosa, visto che molti non avevano manco la decenza di spegnere il flash.
- lo scemo che fa il video con l’ipad non l’ho visto, ma sono certo che era nascosto tra la folla! lui c’è sempre 😉
Tornando sul discorso, la serata ha mantenuto le aspettative, io mi sono divertito, non ero in visibilio ma discretamente appagato. Ogni volta che ascolto il trio, sono sempre più dell’idea che Sasha – Apparat – porti una sorta di ordine al caos elettronico dei Modeselektor, caos in senso buono sia chiaro. Detto ciò vi confesso il post-concerto, all’after è stato più sfizioso. L’after in questione era al Dude, dove il famigerato Bad Kingdom DJ Team ha gasato letteralmente l’atmosfera, un set in cui hanno riproposto chicche del passato mescolate a treni più attuali, un set peraltro molto simile a quello che Apparat in solitaria aveva proposto al Club2Club due edizioni fa…
Infine scusatemi ma questo giro la reflex l’ho lasciata nello zaino a casa, quindi nessun materiale fotografico e audiovisivo. Ma vi lascio la foto copertina, scattata nel momento di chiusura dello spettacolo, a luci accese, mentre i Moderat se ne vanno e rimango, forse solo io, con il mio smartphone cinese a fare un flick 😉