Era da circa un anno che non mettevo piede al Muretto (Jesolo), uno dei locali simbolo della clubbing culture del nord est Italia, nonché uno degli ultimi baluardi dei locali di tendenza italiani (tralasciando qualche contaminazione sulla programmazione di nomi che poco hanno a che fare con l’underground, ma questo è un vecchio discorso su come certi locali debbano pur sempre “fare cassetto”. Il Muretto è meta estiva dei “clubbers” del nordest, che per sentire qualche buon nome e del sound giusto, deve giungere sin qui. (ah.. P.S. non mi ricordavo che il parcheggio fosse a 5 euro vabbeh..) La serata si preannuncia carica, tra le facce che girano nel locale si percepisce che siamo in alta stagione, e senza sbagliare vi dico che parecchi erano li al Muretto senza aver la minima idea di ciò che andavano ad ascoltare e ballare: sto parlando della categoria di turisti (giovani e non) caricati a molla per fare festa solo perchè sono al Muretto. I nomi sulla carta comunque sono forti, azzeccati, devo dire che la programmazione del Muretto questa stagione è davvero buona; personalmente Maceo l’avevo già sentito a Barcellona in periodo Sònar (ottimi ricordi), mentre Basanov non ho mai avuto il piacere di apprezzarlo dal vivo.
Ad aprire le danze c’è il buon vecchio Giuliano Veronese, il Maextro, resident del Muretto, che senza scomporsi con la sua classica postura da signore della consolle innesca per bene la serata con un buon beat incalzante. E’ quindi il turno di Mario Basanov, la curiosità è molta: partenza travolgente, tripudio di synth e bassi potenti avvolgono al pista per alcuni minuti fino al rilascio del kick, il set promette bene, Basanov è piuttosto indemoniato in consolle e non sta mai fermo.
Ora per la cronaca, Mario Basanov è conosciuto ai più in questo ultimo periodo con il nome di Ten Walls, ed il suo set non poteva che essere farcito di pezzi bomba come Requiem, Gotham, Walking with Elephants etc.. Si tutto molto bello, ma oltre a ciò il suo set dopo un’ora inizia ad essere saturo di trip mentali con pezzi più adatti ad una situazione tipo Boiler Room piuttosto che ad un club come il Muretto. Forse sarò anche io piuttosto schizzinoso, ma devo confessarvi che, alla fine, tirando le somme, Marione Basanov non mi ha lasciato un bel ricordo.
Veniamo al clou della serata, finalmente alle 4.00 passate arriva il turno di Maceo, Maceo Plex (che mi salva dai viaggi di Basanov, di cui dopo un po’ non se ne poteva più). Il buon Maetrik parte piano, prende confidenza con la pista che lo osanna, per poi partire in quarta! Il suo set è caratterizzato da un buon uso di fx (classico delay esterno) più due RMX-1000 della Pioneer con cui si diverte a tirare raffiche di snare sulle sue pause, sempre molto ben costruite e ordinate. Maceo è solare in consolle, si diverte, se la gode e se la balla, il suo set è un onda continua, sale e scende, pause e ripartenze folli, sound inconfondibile e pezzi inediti come il remix dei Whomadewho fan saltare la pista!
Bilancio della serata, Maceo una sicurezza, Basanov rimandato a settembre! Ci rivediamo alla prossima con Paganini Vs Len Faki 😉
Articolo apparso anche su Clubber Confession: http://clubbersconfession.com/2014/08/04/confession-maceo-plex-e-mario-basanov-al-muretto/