Ultimamente ho integrato i miei set anche con i cd, un po’ per non rischiare, come è successo varie volte, di restare senza musica nel caso in cui la borsa dei dischi non arrivi, ma anche per il gusto di provare subito i promo che mi arrivano o qualcosa fatto da me. Il suono del vinile rimane inimitabile, ma ormai le consolle sono sempre meno “tarate” su quel suono e in molti casi è davvero difficile suonare solo vinile.
In questi giorni è molto in voga il tema di un napoletano, il regista Sorrentino, che con la sua opera cinematografica decanta Roma nella Grande Bellezza. Roma e Napoli sono due città che ci sembrano fondamentali nella tua vita, rinnovi ancora il tuo amore verso Roma? Reputi plausibile il voler testimoniare il degrado collettivo con le feste? C’è del vero?
Roma è la città che mi ha amorevolmente adottato e dove, alla fine ho passato la maggior parte della mia vita (sono nata qui) ma io mi sento napoletana e credo che mi ci sentirò sempre. La Napoletanità non ti molla facilmente, te la porti dentro ovunque tu sia, è una ricchezza. Tornando a Roma, ho amato molto il film “La Grande Bellezza”, ma io non credo sia una testimonianza di degrado, piuttosto di quella leggerezza che da sempre caratterizza la bella Roma, in tutte le sue declinazioni. Può sfociare in superficialità, così come testimoniare gioia di vivere, io sono una grande fan della sana leggerezza, penso che la vita non andrebbe presa troppo seriamente!
Credo proprio di sì, io sono molto ottimista rispetto alle dinamiche di cui parli. Penso che l’Italia sia un posto meraviglioso per fare musica, penso che abbiamo club, festival ed eventi che non hanno nulla da invidiare a quelli di altri paesi, quello che possiamo invidiare è sicuramente una maggior attenzione al nostro mondo da parte delle istituzioni, ma finchè la nostra politica sarà fatta da ultracentenari, non credo possiamo sperare in molto di più. La musica non è mai stata un campo semplice per nessuno, ma detto questo, sono ottimista perché mi sembra che rispetto al passato, ci sia una nuova volontà di rimanere qui e fare bene qui, in Italia.
Non credo che il web deformi il reale, ma sicuramente premia chi è più comunicativo,
il che non sempre coincide col reale talento musicale, per esempio. Ma in fondo, qual è il compito di un artista se non quello di trasferire emozioni sotto varie forme? Alla fine, la tecnologia, i social, il web in generale, ci forniscono solo altri mezzi e canali di comunicazione, sta a noi decidere se sfruttarli e come.
Tra due giorni esce il nuovo Claque Musique e sono molto emozionata perché l’artista in questione è giovanissimo, è in pratica la sua prima release e spero davvero che questo sia il suo anno fortunato perché è bravissimissimo. Si chiama Iuly. B, è rumeno. Sull’EP ci sono anche i remix di Franco Cinelli e Barem. E poi sempre in uscita su Claque “Azimute” il nuovo progetto di Cesare vs Disorder e Quenum che è pazzesco, poi poi poi… Tantissimi cavalli buoni, ma non mi far dire tutto ora sennò poi che gusto c’è!
Ne ho un po’, così al volo, mi viene in mente “Green velvet – Flash” di cui hanno fatto una quarantina di remix credo, ma l’originale è sempre il più bello!
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